ALLA SCOPERTA DI DON BOSCO

ALLA SCOPERTA DI DON BOSCO

In questo tempo nel quale non sono possibili i classici momenti di animazione ecco questa proposta! Può aiutarti a vivere, all’interno della settimana, dei sani passatempi e momenti di gioco da gustare in famiglia.

Ogni giorno, un episodio della vita del santo e poi una piccola attività da fare e da inviare sul gruppo WhatsApp della classe del catechismo.

Il riferimento della prima attività si troverà sabato e domenica sulla bacheca della chiesa parrocchiale e sui foglietti della messa (fotografando il QRcode); le successive ogni giorno saranno suggerite sul foglietto della preghiera pomeridiana.

Chi non potrà partecipare a questi momenti riceverà comunque il collegamento ma il giorno dopo!

Ci sarà tempo fino a domenica 07/02 per inviare tutte le attività ai catechisti.

La classe che avrà consegnato più prove vincerà il gioco.

DON BOSCO E LA FAMIGLIA

DON BOSCO, EDUCATORE E FONDATORE DI UNA FAMIGLIA RELIGIOSA

 

Nel 1846 chiede alla sua madre di accompagnarlo a Torino e rimane a vivere con lui per essere la madre di quei bambini orfani di genitori, affetto e di educazione. Lei accetta con gran disponibilità e parte con il suo figlio, per stabilirsi nella casetta di Valdocco. In quella casetta, Don Bosco inizia a ospitare alcuni bambini. Gli offre un letto e un piatto, gli cerca lavoro e nella sera o nei giorni festivi, gli insegna a leggere, a scrivere e gli dà formazione religiosa. Inoltre Margherita “lavora” come madre: lava e cuce i vestiti, da buoni consigli o rimprovera, se necessario. La casetta Pinardi diventa troppo piccola, così si impegna a costruire una chiesa al lato. La dedicherà al suo modello nell’apostolato giovanile a San Francesco di Sales. Alcuni anni più tardi dovrà costruire una chiesa più grande, un autentico santuario dedicato a Maria Ausiliatrice dei Cristiani.

Già dal 1849 Don Bosco inizia a riunire i giovani più grandi; alcuni, con il suo aiuto, scoprono la loro vocazione sacerdotale. Lui li prepara al sacerdozio condividendo con loro la responsabilità educativa degli oratori. Molti lo lasciarono, ma alcuni rimasero con lui. Il 26 gennaio del 1854 propone a quattro di loro di fare un’esperienza pastorale ed educativa, temporanea, con i bambini, sotto la protezione di San Francesco di Sales, con la possibilità di impegnarsi, più avanti, in maniera stabile. Da quel giorno i componenti di quel gruppo intimo di collaboratori sono chiamati “salesiani”.

 

 

 

ORA PROVA A METTERTI IN GIOCO ANCHE TU!!!

 

San Giovanni Bosco era molto legato alla sua famiglia e soprattutto a mamma Margherita. La mamma è stata preziosa per la sua opera e la nascita del suo primo oratorio, prendendosi cura anche lei dei ragazzi ospitati.

 

Scatta una foto mentre stai giocando con la tua famglia.

 

Invia lo scatto sul gruppo whatsapp della tua classe di catechismo per portare punti alla tua squadra oppure invia sempre su whatsapp allo 035510848 se non appartieni a nessuna classe di catechesi.

 

Il gioco continua con altre prove... segui i codici QR che saranno consegnati durante i 10 min di preghiera quotidiana della settimana di San Giovanni Bosco o chiedi il link ai tuoi catechisti!!